Proteggeremo le balenottere nel “Santuario Pelagos”
Chiederemo ai comuni di gestire il riciclo della plastica
Cureremo le tartarughe ferite dai pescatori
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Il Santuario è la prima area transfrontaliera del Mediterraneo destinata alla tutela dei mammiferi marini la cui governance è ripartita tra Francia, Italia e principato di Monaco.
Il Santuario, che si estende per 87.500 km2 e ben oltre la zona costiera dei tre paesi coinvolti, rappresenta una delle maggiori sfide di conservazione mai lanciate nel Mediterraneo.
Eppure lo status di Area Specialmente protetta d’Interesse mediterraneo (ASPIM) che è stato attribuito al Santuario nel 2002 sottolinea quanto quest’area sia importante per la tutela della biodiversità nel bacino mediterraneo. Tale status attualmente è in corso di revisione e nel caso, non del tutto remoto, che venga messo in discussione, Pelagos diventerebbe il simbolo dell’incapacità degli stati di accordarsi per lavorare congiuntamente alla tutela di un patrimoni condiviso.
Il Santuario Pelagos racchiude le acque costiere e l'ambiente pelagico dell'area compresa tra il promontorio della penisola di Giens e il Fosso Chiarone nella Toscana meridionale. Incorpora anche le acque che bagnano numerose isole: Corsica e Sardegna settentrionale e alcune isole più piccole come quelle davanti a Hyères, oltre al litorale della Liguria, dell'arcipelago toscano e delle Bocche di Bonifacio.
È un tratto di mare estremamente ricco di vita pelagica e per questo una delle più importanti del bacino mediterraneo. Tra le specie presenti: balenottera comune, globicefalo, capodoglio, zifio, grampo, stenella, delfino comune, stenella striata, foca monaca.
Le minacce per questo habitat sono rappresentate soprattutto dalle possibili collisioni con le navi che transitano in questo ampio tratto di mare, l’inquinamento e il prelievo insostenibile di pescato.